di

Le Note Facebook rappresentano un altro strumento messo a disposizione degli utenti della piattaforma di Casa Zuckerberg.

L’ultima versione delle Note Facebook, messa online alla fine del 2015, lascia libero l’utente di creare contenuti testuali di buona qualità grafica. Grazie alla possibilità di formattare il testo, ad esempio. Oppure di inserire immagini, sia nel corpo del testo che di copertina. O ancora senza preoccuparci di inserire né “troppi” link né troppo testo. Insomma un piccolo blog dalla grafica soddisfacente perfettamente integrato in un social network da oltre un miliardo di utenti.

Ecco quindi di cosa parliamo in questo post Docnrolla.Trattiamo l’argomento Note Facebook.

Nello specifico vogliamo anche analizzare cinque possibili usi delle Note Facebook. Senza tralasciare anche i motivi per NON usarle troppo.

Perciò il post Docnrolla inizia con l’affrontare il modo più comune di utilizzare una Nota Facebook, fino ad impiegarla come strumento per generare traffico da e verso una nostra ipotetica struttura social media. Passando per alcuni esempi di uso alternativo come nel caso degli Eventi Facebook.

Nota Facebook post Docnrolla

Note Facebook: cinque possibili usi

Note Facebook vs Blog

Uno degli usi immediatamente più intuitivi e quindi più comuni delle Note Facebook è sicuramente quello di utilizzarle per fare blogging. Infatti, grazie anche alla nuova veste grafica, le Note Facebook si accostano alle più blasonate e duttili piattaforme come WordPress e Blogger o ai post dei blog gestiti attraverso i CMS. Perciò se la prima Nota Facebook che creiamo è una riflessione personale, un bel articolo corposo o addirittura una poesia, bene non stupiamoci è assolutamente normale.

Ricordiamoci soltanto di non badare troppo all’ottimizzazione del testo e di scrivere non per il motore di ricerca ma più per chi legge. Dal momento che per ora il motore di ricerca di Facebook è ancora agli albori e Google, forse anche per scelta, non considera troppo le Note Facebook. Quindi inseriamo un buon titolo, una bella immagine di copertina e lasciamo libera la voglia di essere scrittori sul nostro profilo (o pagina) Facebook per i nostri amici (e follower). Visto che nelle Note Facebook non c’è limite alla lunghezza del testo da poter inserire né tanto meno esiste un limite al numero di link da indicare. Unico accorgimento importante è quello di fare molta attenzione alla privacy delle nostre Note Facebook. Quindi se ad esempio scriviamo una riflessione molto personale cerchiamo di controllare chi può e chi non può leggere la nostra nota. Senza lasciare nulla al caso. Ma su questo argomento ci ritorniamo verso la fine del post Docnrolla nel paragrafo Note Facebook e la Privacy.

Note Facebook vs approfondimenti

Un altro ottimo utilizzo delle Note Facebook è quello di trasformarle in dei veri e propri approfondimenti. Cioè le Note Facebook si comportano da note. Un po’ come fanno quelle a piè di pagina in un libro. Infatti molto spesso i più logorroici di noi non riescono a sintetizzare al meglio le idee in un tipico post di Facebook, a prescindere che si tratti di un profilo o una pagina. Perciò ecco che arriva in aiuto la Nota di Facebook e la sua veste grafica personalizzabile. Le Note Facebook hanno un link proprio perciò non ci resta che scrivere il nostro approfondimento ed inserirlo nel post. Quindi volendo fare un esempio banale, potremmo pensare al classico articolo che vogliamo condividere, ma che non ci trova perfettamente d’accordo. Bene potremmo scrivere una breve descrizione, inserire il link all’articolo e successivamente il nostro commento e/o approfondimento grazie al link della Nota Facebook. Articolato? Forse si ma sicuramente efficace se il nostro intento è spiegarci bene.

Ovviamente il principio della Nota Facebook come approfondimento può sicuramente essere usata allo stesso modo in un contesto e-commerce, ad esempio. Ma questo lo vediamo tra un attimo in un paragrafo successivo dedicato interamente all’argomento Note Facebook vs e-commerce.

Note ed Eventi Facebook:  come e perché usarli insieme 

Una buona Nota Facebook può aiutare a comunicare un nostro Evento Facebook? Si se scritta bene e condivisa a dovere con la giusta tempistica.

Su tempi e condivisioni all’interno degli Eventi Facebook potrebbe essere una buona idea dare un’occhiata al post Docnrolla Eventi Facebook: come usare al meglio lo strumento di Casa Zuckerberg.

Perciò che riguarda i contenuti invece siamo alle solite. Trattiamo la Nota Facebook come un momento di approfondimento di un tema principale. Perciò se l’oggetto della nostra comunicazione è l’evento, potrebbe essere interessante inserire delle informazioni aggiuntive sugli sponsor ad esempio. O sulla band nel caso di un concerto. O ancora sull’allestimento se stessimo comunicando con il nostro Evento Facebook una mostra, ad esempio. Il tutto allo scopo di interessare, coinvolgere amici ed altri utenti, in perfetto stile Facebook. Quindi crepi l’avarizia e non lesiniamo nuove informazioni e contenuti sul nostro evento. Ovvio è che non si deve fare un copia ed incolla della descrizione. Ma si deve creare valore, altrimenti forse è meglio non scriverla la nota. Perciò quando ad esempio scriviamo la descrizione del nostro evento (se non sappiamo farlo basta dare un’occhiata a questo post “Eventi Facebook: come creare un evento a Casa Zuckerberg” ) consideriamo di non dire tutto a beneficio, ad esempio, di una più graficamente accattivante Nota Facebook di approfondimento.

Ricordiamoci di stare attenti all’utilizzo dei link che in questo caso sono molto importanti. Infatti potremmo avere uno scenario di questo tipo. Scritta la nostra Nota Facebook la condividiamo all’interno del nostro evento. Questo è un primo link che di fatto prende l’attenzione del “visitatore” e la sposta dall’evento alla nota appena condivisa. Perciò affinché il cerchio si chiuda nella Nota Facebook ci deve necessariamente essere anche un link che riporti il lettore nuovamente all’evento, per convertire il suo interesse in azione. Cliccare su “partecipo”, mettere “mi piace” sulla nota, condividere l’evento, ad esempio. Il secondo link, il back link (cioè il link nella Nota Facebook che punta nuovamente all’evento Facebook), non è assolutamente da trascurare. Infatti diventa fondamentale quando qualcuno prende la nota appena letta e la condivide sulla propria bacheca. Se non ci fosse quel link di ritorno all’Evento Facebook altri utenti potrebbero leggere ed anche apprezzare la Nota, senza riuscire poi facilmente a risalire all’evento. Facendoci perdere così l’effetto a cascata di interesse e coinvolgimento che tanto desideriamo ogni qual volta creiamo un Evento sulla piattaforma di Casa Zuckerberg.

Come usare le note Facebook secondo Docnrolla

Note Facebook : come riutilizzare link e vecchie risorse per generare traffico.

Prima di parlare di Note Facebook e come utilizzarle per generare traffico, dando nuova linfa alle vecchie risorse, è necessario parlare del “Cuenzo” (o “Quenzo”).

Dalle mie parti (Taranto, Puglia) il Cuenzo è una parola in dialetto che sta indicare un tipico strumento per catturare il pesce. In alto mare, quello grosso. Il sistema del Cuenzo prevede un buon numero di ami e relative esce allo scopo di tirare su in barca la maggiore quantità di pesce possibile. Grazie ad una scelta oculata di ami ed esce il sistema del Cuenzo riesce ad ottenere ottimi risultati in termini di quantità e di qualità.

Ma l’argomento del paragrafo non era Note Facebook : come riutilizzare link e vecchie risorse per generare traffico? Quindi ora cosa c’entra questo Cuenzo?

Secondo me sono la stessa cosa. Infatti se utilizziamo le Note Facebook come gli ami del Cuenzo possiamo sicuramente attrarre un numero cospicuo di visitatori anche e soprattutto di buona qualità. Immaginiamo un esempio tipico. Supponiamo di avere un blog con un certo numero di post pubblicati nel corso del tempo. Immaginiamo anche di voler dare nuova visibilità a quei contenuti un po’ datati del nostro blog, ma comunque sempre utili ed attuali. La cosa immediata che possiamo fare dopo aver dato una bella controllata al testo (e se il caso anche una rinfrescata) è quella di condividere sui social network il link del post. Ma poi che fare? Ad esempio si potrebbe scrivere una breve Nota. Una sorta di estratto del post del blog. Con nuove immagini e sicuramente con all’interno del testo il riferimento (link) esplicito allo stesso post. L’utente attratto dalla condivisione della Nota segue i link ed arriva alla nostra fonte un po’ datata. Da notare come la Nota potrebbe essere anche un’errata corrige, un approfondimento o addirittura  una semplice call to action.

Note Facebook vs e-commerce

Fare e-commerce con la piattaforma di Mark Zuckerberg? Non è sicuramente una novità. Ma utilizzare le Note Facebook per realizzare delle schede prodotto accattivanti e che migliorino il coefficiente di conversione del nostro e-commerce? Beh non è cosa che si sente proprio tutti i giorni.

Infatti immaginiamo di avere un e-commerce, ad esempio. Sicuramente disporremo quindi di un numero rilevante di prodotti e di relative schede tecniche. Perciò siamo in grado ad esempio di creare delle Note brevi per ogni prodotto. Oppure per categorie di prodotti. O ancora per fasce di prezzi o di promozioni. Il tutto allo scopo di riorganizzare il nostro magazzino in modo più accattivante per il compratore. O comunque alternativo rispetto allo schema che proponiamo solitamente all’interno del sito e-commerce. Un po’ come se avessimo dei prodotti e due punti vendita diversi. Il primo più istituzionale (il sito). Il secondo meno formale e senza fronzoli di sorta (la pagina Facebook). Il prodotti sono gli stessi mentre cambia il modo di presentarli agli utenti, poiché hanno abitudini e modi diversi a seconda della piattaforma in cui si trovano.

In più se decidiamo di creare delle Note Facebook per categorie di prodotti, ad esempio, riusciamo ad offrire nell’archivio delle note un colpo d’occhio immediato su tutto il nostro magazzino. Migliorando la navigabilità tra i prodotti e la velocità degli acquisti.

Fondamentale a questo punto ricordarsi due aspetti fondamentali. Il primo, le Note Facebook devono avere link che puntano all’e-commerce (scheda prodotto/acquisto sul sito). In modo che l’utente possa acquistare rapidamente i prodotti che desidera. Il secondo, le Note Facebook mai e poi mai devono essere un copia e incolla della descrizione della scheda prodotto dell’e-commerce. È inutile infatti creare un doppione su Facebook, sarebbe solo fatica sprecata. Quindi come sempre cerchiamo di creare contenuti unici, accattivanti e ben fatti.

Note Facebook perché NON usarle (TROPPO)

Se siete arrivati fino a questo punto del post Docnrolla (e siete ancora svegli) vi sarete sicuramente fatti un’idea ben precisa sull’argomento. Le Note Facebook rappresentano sicuramente un validissimo strumento che può integrarsi perfettamente in una strategia di comunicazione social media. Abbiamo visto come sono in grado di raccontare una storia, senza troppo trascurare la grafica (Note Facebook vs Blog). Come possono diventare un’ottima occasione di approfondimento (Note Facebook vs approfondimenti). Oppure un tool aggiuntivo degli Eventi di Casa Zuckerberg. Capaci di generare traffico riutilizzando vecchie risorse, da un lato. Migliorare le performance di un e-commerce, dall’altro.

Insomma un qualcosa di veramente utile e quasi insostituibile. Vero?

A guardar bene però  le Note Facebook un difetto lo hanno. Non sono di nostra proprietà. Cioè se un giorno Mark Zuckerberg si svegliasse e decidesse di eliminare le Note Facebook. Ci sarebbe sicuramente una rivolta popolare ma lo stesso avremmo perso tutto il nostro lavoro. Perciò attenzione all’utilizzo massivo delle Note Facebook.

Note Facebook vs Privacy

Premessa doverosa è che le Note Facebook create con una pagina sono sempre pubbliche. Diverso discorso si fa per quelle create all’interno dei profili. In questo secondo caso si dice che la Privacy delle Note Facebook segue la privacy del profilo. Infatti, a meno di specifiche indicazioni volta per volta, se abbiamo un profilo che può essere visto solo dagli amici (diciamo “privato”), le nostre Note risultano anch’esse “private”. Quindi attenzione a cosa scriviamo e a chi lo facciamo leggere, tenendo sempre presente che in ultima istanza il vero proprietario delle nostre Note Facebook è Mark Zuckerberg e gli azionisti della piattaforma.

Un trucco per le Note Facebook

Prima di concludere un trucco per rendere ancora più efficiente l’utilizzo delle Note Facebook. Infatti le note di Mark Zuckerberg hanno un difetto non da poco, non hanno un analytics dedicato. Ed è impossibile inserire del codice (ad esempio uno script di Google Analytics). Perciò per “estorcere” informazioni circa il comportamento degli utenti all’interno della nota Facebook dobbiamo ricorrere ad un artificio. Inseriamo nel testo come link non gli indirizzi originali, ma i rispettivi shortener (cioè indirizzi accorciati). Uno shortener buono e gratuito è quello di Google. Grazie ai dati che si ricavano infatti, intrecciandoli con quelli dell’analytics del sito, possiamo fare delle congetture più o meno credibili sul comportamento dei lettori nelle nostre Note Facebook.

Note Facebook: conclusioni 

In questo post Docnrolla abbiamo cercato di individuare cinque usi tra quelli convenzionali ed quelli alternativi. Ma sicuramente questi sono solo alcuni dei modi possibili di utilizzare le Note Facebook all’interno di una strategia social media. Perciò nei commenti non dimentichiamoci di aggiungere altri esempi, se ne abbiamo. Se vi è piaciuto il post o comunque se alla fine vi è stato utile non esitate a condividerlo su piattaforma di Mark Zuckerberg, Twitter, Google Plus e Pinterest. Ricordando che una condivisione vi allunga la vita e che, ogni volta che non condividete un buon contenuto in Rete, un blogger muore di stenti accasciandosi sulla sua tastiera.

Categoria:
Argomenti del post:

FacebookTips & TricksTools

Ricerca altri contenuti
Lascia un commento:

Powered by Google+ Comments

Privacy & Cookies Policy

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie, nel rispetto della tua privacy e dei tuoi dati

Accetta

Privacy Policy