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Google PageSpeed Insights è uno strumento SEO gratuito della famiglia SpeedPage Tools di Google.

L’Insights misura il rendimento relativo di una pagina Web. Il Tool può essere utilizzato per misurare la performance della pagina Web, visualizzata sia da un dispositivo mobile, sia da un desktop. Come un raffinato strumento SEO.

Infatti Google PageSpeed Insights è in grado di recuperare ed analizzare due volte l’indirizzo della nostra pagina web (URL – Uniform Resource Locator). La prima per esaminare da un punto di vista dei dispositivi mobile. La seconda, invece, da quello desktop.

Da buon misuratore di rendimento, analizzata la pagina web, Google PageSpeed Insights restituisce due valori di performance. Uno per mobile e uno per desktop. Tale punteggio va da 0 a 100. Maggiore è il valore di Google PageSpeed Insights, maggiore è la performance della nostra pagina web. Secondo i parametri di giudizio del motore di ricerca Google.

Google SpeedPage Insights Logo

Google PageSpeed Insights: cosa misura?

Secondo le indicazioni di Google, PageSpeed Insights dovrebbe misurare il rendimento di una pagina web. Quindi in buona sostanza la bontà della pagina stessa. Bontà misurabile grazie ad un valore, come abbiamo già visto.

In effetti però Google PageSpeed Insights restituisce anche buoni consigli su come raggiungere il massimo punteggio possibile. Cioè Google PageSpeed Insights uguale a 100/100.

Di fatto quindi Google PageSpeed Insights non fa altro che darci dei consigli su ciò che manca alla nostra pagina web per essere perfetta secondo Google. Evidenziando gli errori subito sotto la il punteggio di valutazione.

Perciò Google PageSpeed Insights misura in che modo è possibile migliorare il rendimento della pagina Web. Guardando in particolar modo a due aspetti principali.

Da un lato i tempi di caricamento dei contenuti above the fold. Cioè il tempo che intercorre tra la richiesta di pagina web da parte del visitatore ed il momento in cui il browser visualizza i primi contenuti. Appunto i contenuti above the fold. I primi contenuti della pagina web che riescono a riempire lo schermo del device dell’utente, appena la pagina inizia a visualizzarsi. Senza fare alcun tipo di scroll.

Dall’altro i tempi di caricamento dell’intera pagina web che Google PageSpeed Insights sta analizzando. Cioè il tempo trascorso tra la richiesta di pagina da parte dell’utente e l’istante in cui il browser ha finito di visualizzarla completamente.

Perciò Google PageSpeed Insights, pur misurando i tempi di caricamento della pagina web, si concentra esclusivamente su configurazione del server, struttura Html della pagina web, utilizzo delle risorse esterne ( file JavaScriptCSS immagini). Parametri questi che non dipendono dai rendimenti della rete. Visto che il rendimento di una connessione di rete varia in modo considerevole, da utente ad utente.
Quindi di fatto Google PageSpeed Insights misura un rendimento relativo (e non assoluto) della pagina Web.

Pingdom Website Speed Test Logo

Google PageSpeed Insights: strumento affidabile?

PageSpeed Insights è un buono strumento Google per fare un po’ di SEO in modo gratuito, ma non per questo non accurato.

Google PageSpeed Insights da delle indicazioni notevoli che di fatto aiutano immediatamente a rendere più veloce e quindi più performante la pagina web e il sito web intero.

Quindi se si considera Google PageSpeed Insights come strumento di analisi dei tempi di caricamento sia dei contenuti above the fold che dell’intera pagina web. Allora possiamo dire che Google PageSpeed Insights risulta essere molto affidabile.

Altro discorso se si pretende di ottenere da Google PageSpeed Insights indicazioni maggiori di quelle che realmente può fornire. Come ad esempio la velocità assoluta di caricamento di una pagina Web. Cosa che invece viene quasi pretesa da alcuni “esperti zelanti”. A tal punto che in alcuni casi (non pochi) a Google PageSpeed Insights vengono preferiti altri strumenti non Google. Come ad esempio Pingdom Website Speed Test.

 

Google PageSpeed Insights: avere 100 è indispensabile?

Diciamo che la risposta perfetta a questa domanda è dipende!

Infatti Google PageSpeed Insights, come abbiamo detto, misura il rendimento relativo della pagina web. Nonché restituisce all’utente importanti consigli su come migliorare la performance della stessa pagina. Quindi l’analisi di Google PageSpeed Insights deve essere intesa come una sorta di check list delle cose che si dovrebbero fare per prenderci cura delle nostre pagine web.

In quest’ottica quindi è comprensibile che raggiungere o meno il massimo punteggio di Google PageSpeed Insights non è poi così importante.

Se di contro si pensa che Google PageSpeed Insights è un SEO tool Google che ci consiglia gratuitamente come rendere perfetta una nostra pagina web, per scalare la SERP (Search Engine Results Page) proprio di Google. Allora in quest’altra ottica, invece, il punteggio di Google PageSpeed Insights inizia ad assumere tutto un altro significato. Quindi raggiungere il risultato migliore potrebbe quanto meno essere auspicabile.

Da considerare, però, che lo stesso Google non raggiunge il 100 su 100 del punteggio di Google PageSpeed Insights per il mobile.

Google PageSpeed Insights Screenshot Google mobile

Google PageSpeed Insights: conclusione

Perciò possiamo affermare in fin dei conti che il valore di Google PageSpeed Insights non deve essere ignorato. È necessario però non farne una malattia inutile. Dal momento che non seguire tutte le indicazioni di Google PageSpeed Insights non è alla fine un delitto. Sicuramente questo comporterà una valutazione bassa di Google. Basta che il punteggio non sia troppo basso.Considerando che 80 è già un buon valore.

Per concludere diciamo che un blogger coscienzioso può tollerare delle sbavature con il valore di rendimento relativo Google PageSpeed Insights, a patto di ricercare sempre e comunque alti standard di qualità, originalità e freschezza dei contenuti.

Dal momento che facendo qualche prova si nota come alcuni tra i maggiori blogger italiani posseggono home page e pagine interne ai loro siti con valori di Google PageSpeed Insights molto molto bassi. Sotto i 50!

Questo dimostra che il blogging fatto bene prescinde da i meri valori di analisi di rendimento relativo, come quello espresso da Google PageSpeed Insights. Ma dipende da fattori quali la capacità di saper scrivere bene. Con uno stile chiaro ed accattivante, capace di informare e creare interesse. Cioè un vero e proprio gruppo di visitatori fedeli

E voi usate l’analisi delle pagine web Google PageSpeed Insights? Che importanza date al valore del misuratore di rendimento relativo di Google Tools?

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