Partiamo dal concetto base che in questo post non parleremo di regole da seguire, bensì di comportamenti e atteggiamenti da avere quando siamo in un contesto Social Media ed in particolare quando stiamo su Facebook. Ovviamente quanto diciamo in questo post può essere, in linea di principio, preso come buono anche per gli altri Social network.
L’idea di questo post nasce dall’esigenza della mia ragazza di riuscire a stare su Facebook più di 3 mesi, prima di subire un ban. Ma di questo parleremo in seguito nel post.
Detto questo, poichè ormai ritengo fondamentale nella struttura dei post Docnrolla un indice nella parte iniziale, ecco subito, con precisione, di che cosa vogliamo parlare:
- Che cosa è il ban?
- Dove trovare le regole di Facebook?
- Comportamenti anti-ban su Facebook
- Come evitare le segnalazioni false?
- Considerazioni conclusive
COSA E’ IL BAN ?
Una cosa da capire immediatamente è ciò che si intende per ban, al di là del contesto di Facebook.
Come piace fare a Noi di Docnrolla partiamo da una bella definizione di Wikipedia su che cosa è il "ban":
Nella terminologia delle comunità virtuali di Internet (inclusi forum, CMS, chat, guestbook, giochi online e la stessa wikipedia) il termine ban si riferisce ai meccanismi che consentono di vietare l'accesso e/o l'interazione con gli altri a un determinato utente tramite il suo Username, IP o Email. Il ban ha normalmente uno scopo al tempo stesso punitivo (nei confronti degli utenti a cui viene imposto il ban) e tutelativo (nei confronti della comunità): viene applicato per allontanare quegli utenti che contravvengono apertamente a qualche punto di un eventuale regolamento della comunità o semplicemente disturbano comportandosi come troll, inviando e suscitando flame (litigi), o violando in altri modi la netiquette. Il ban può essere temporale o permanente, in base alla norma infranta e alla gravità dell'infrazione. Solitamente i responsabili di questa funzione (bannare, escludere) sono i moderatori, persone fidate designate dagli admin per controllare il forum anche in loro assenza.
In linea generale, con la parola ban si identifica, quindi, il provvedimento più drastico che una community (nel nostro caso Facebook) puó operare su un utente registrato. Traduzione: se subiamo un ban siamo fuori dalla community. Questo può avvenire in modo permanente o temporaneo. Se si guarda il caso del ban di Facebook, questo è permanente ed è riferito al nostro nickname e alla nostra email. Ma Facebook non guarda ad altri parametri come l’IP, come avviene ad esempio in alcuni forum. Il che vuol dire che se riceviamo un ban oggi possiamo rientrare subito in Facebook effettuando nuovamente una registrazione. Unico vero disagio è che diventa necessario rifarsi una "vita" su Facebook (amici, immagini e note comprese), per non parlare delle emai e del nuovo modo di archiviazione della Facebook mail (ne abbiamo già parlato alla fine del post Facebook dolce Facebook ).
DOVE TROVARE LE REGOLE DI FACEBOOK?
Come ho già detto in questo post non diremo nulla circa le regole, ma è bene sapere dove poterle trovare, perciò facciamoci una cultura con questi 3 link:
- Centro assistenza Facebook
- Pagina sulla Protezione Facebook
- Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità
COMPORTAMENTI ANTI-BAN SU FACEBOOK
Capite le regole badiamo ora ai comportamenti. In linea di principio per comprendere al meglio i comportamenti da avere all’interno di Facebook basta trattare Facebook così come trattiamo la nostra vera esistenza. Con sincerità. In effetti non dovrebbe essere difficile se pensiamo che i social network esistono per condividere esperienze di vita vissuta, eliminando, di fatto, le distanze geografiche tra gli user e non per offrire al mondo (in questo caso Facebook) una visione distorta di come siamo. Perciò ad esempio non sarà il caso fingerci degli artisti (ultimamente in rete va molto essere fotografi), se non lo siamo, perchè inevitabilmente andremo a caricare sul nostro profilo Facebook del materiale non nostro (prima violazione netiquette), contribuendo a creare un profilo falso (seconda violazione). E gli esempi potrebbero continuare fino all’infinito.
Altro fattore che sembra essere molto più importate è il tempo delle nostre azioni. Scordiamoci di avere la mentalità del "tutto e subito". Se abbiamo degli obbiettivi da raggiungere per il nostro profilo Facebook prendiamoci il tempo giusto, poichè concentrare le nostre azioni (fare troppe richieste di amicizia, iscriverci a troppi gruppi, scrivere sulle bacheche di troppe persone o mandare troppe email tutte uguali) è visto da Facebook come potenziale spam e per questo rischiamo che ci escludano (ban) anche se tutto il materiale sul profilo è nostro e anche se abbiamo rispettato tutti i punti del regolamento.
Perciò più che badare alle cose che facciamo, stiamo attenti a come le facciamo. Infatti il nostro profilo Facebook può subire un ban se:
- si inviano "troppe" richieste di amicizia in un giorno/sessione/settimana.
- si postano "troppi" messaggi sulle bacheche dei nostri amici in un solo giorno/sessione/settimana. Questo vale soprattutto se i post hanno il medesimo contenuto, compreso di link
- si copia ed incolla lo stesso messaggio di richiesta di amicizia "troppe" volte.
- si inviano "troppi" messaggi di posta elettronica con identico contenuto ad amici individuali e/o liste di amici.
- si inviano "troppi" poke ad altrettante persone
- si inviano "troppi" messaggi di un evento.
- ci si unisce a "troppi" gruppi
- si postano troppi lik promozionali
COME EVITARE LE SEGNALAZIONI FALSE ?
A questo punto un lettore attento potrebbe chiedersi: "Ma l’idea di questo post non nasce dall’esigenza della ragazza di uno dei Docnrolla di riuscire a stare su Facebook più di 3 mesi, prima di subire un ban?"… VERO! Un bravo per il lettore attento.
Infatti alcune volte ( e la mia ragazza è uno di questi casi) pur rispettando regole e comportamenti si subisce comunque un ban da Facebook. Questo per due buoni motivi:
- la repulsione che Facebook ha nei confronti delle cause in tribunale
- la stronzaggine degli user di Facebook in generale
entrambi questi motivi riportano al concetto di "segnala utente o contenuto". Cioè Facebook da, ad ogni user, la possibilità di segnalare ogni abuso o presunto tale. Dico presunto poichè la sensibilità di ognuno di noi non è standardizzata e poichè lo strumento del "segnalare un profilo Facebook" può essere utilizzato sistematicamente, in modo improprio, per eliminare profili che non ci sono "simpatici". Perciò, come dicevo, a volte ci si può trovare sotto il fuoco di qualcuno (o un gruppo di persone) che, in modo premeditato, ci vuole escludere da Facebook.
Prima di vedere cosa possiamo fare quando ci troviamo al cospetto di questi "cranio lesi", cerchiamo di capire come funziona lo strumento di segnalazione di un profilo o di un singolo contenuto su Facebook. Ipotizziamo che durante una nostra sessione di Facebook (qui facciamo per un attimo la parte dei cranio lesi bigotti o semplicemente dei classici "rosiconi") ci troviamo in un profilo di un amico (o pubblico) che non ci piace e che riteniamo, ad esempio, offensivo (contenuti violenti, pornografici) o semplicemente che ci da l’idea di essere falso (in gergo "fake"). Con le nostre ottime motivazioni (oggettive presunte, soggettive manifeste) clicchiamo sul bottone "segnala" e scegliamo la motivazione che più preferiamo. Confermiamo la scelta. A questo punto Facebook raccoglie la nostra segnalazione e, narra la leggenda, la "polizia di Facebook" controlla questa segnalazione. Facebook non potendo realmente fare da giudice su ogni questione, si affida ai i comportamenti del segnalato e al numero di segnalazioni che gli vengono contestate. Successivamente Facebook prende la sua decisione. Facebook ha paura dei tribunali, quindi più persone cliccano su "segnala" più le probabilità che Facebook banni il segnalato aumentano (esponenzialmente).
Ancora una volta ci si affida ai comportamenti più che alle regole, che specialmente in Facebook tendono ad essere criptiche e mutevoli. Premesso che quanto detto fin qui in questo post vale come buona norma, se ci troviamo ad aver subito un ban da parte di Facebook e non vogliamo subirne un altro, è necessario per noi lavorare un po’ con le opzioni della privacy.
A questo punto ammettiamo che il ban ricevuto sia stato indotto da altri con segnalazioni e, sempre per ipotesi, ammettiamo che queste siano false.
Prima cosa da fare sarà rendere il nostro profilo Facebook accessibile solo agli amici e lasciare visibile a "tutti" unicamente la sezione dedicata alle "info", che dovrà essere perfettamente compilata. Quando dico perfettamente compilata, non mi riferisco all’inserimento di particolari circa la nostra vita privata, ma semplicemente a tutte quelle informazioni, assolutamente veritiere, che secondo noi descrivono perfettamente la la nostra vita (o la porzione di essa che abbiamo deciso di condividere su Facebook), i nostri hobby, il nostro stesso lavoro. Le informazioni devono essere veritiere per evitare, che chi ci ha preso di mira possa segnalarci per "profilo falso". In più, immettere false informazioni è stupido per altri motivi di natura SEO che, comunque, non dovrebbero essere trascurati. Ricordiamoci che la cosiddetta "Info" del profilo Facebook, oltre a influenzare i termini di ricerca all’interno di Facebook stesso, rappresenta la meta tag description che ci serve per essere individuati dai motori di ricerca (Google e Bing ).
Seconda cosa da fare e dividere i nostri amici su Facebook creando liste e raggruppandoli per interessi o per natura delle amicizie o anche per sospetto di bastardagine, ad esempio. Differenziare gli amici ci da la possibilità di escluderne alcuni, ad esempio, quando siamo in chat o ci agevola quando dobbiamo pubblicare qualcosa sulla nostra bacheca o su quella degli altri.
Terzo accorgimento è quello di postare alcune cose in maniera selettiva. Facciamo un esempio. La nostra passione è l’arte, in qualunque sua forma visiva (fotografia, pittura scultura, istallazioni, video). Lo abbiamo scritto nella parte dedicata alle "info" (leggibile a tutti) e vogliamo, per "riempire" il nostro profilo Facebook, condividere delle immagini, che in passato ci hanno causato qualche ban [ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale… – ndr]. Come fare? Qualcuno a questo punto ci potrebbe suggerire di non condividere quelle immagini, però in questo modo la nostra passione, l’arte, verrebbe vincolata. Per questo consigliamo il giusto mezzo, cioè un compromesso. Ci saranno delle immagini che condividerò con tutti i miei amici, altre che, invece, verranno nascoste ad alcuni ed ad altri no. Starà a noi decidere chi può
Quarto. Scegliere gli amici nel miglior modo possibile. Con questo intendo dire semplicemente fare amicizia con le persone che condividono gli stessi interessi e passioni, senza stare necessariamente in un contesto di nicchia, evitare gli ex fidanzati, i padroni di casa se siete morosi con l’affitto e gli stronzi.
Avendo questi accorgimenti finali e imparando a memoria tutti gli altri presenti in questo post, si può riuscire a resistere su Facebook, senza subite un ban, più della mia ragazza.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
"Vivi intensamente e lascia un buon cadavere" – James Dean
Impariamo a conoscere gli altri utenti, sia prima che dopo aver stretto amicizia. Se le nostre amicizie sono eterogenee, dividiamole in liste che possiamo vedere solo noi. Condividiamo ciò che ci pare sul nostro profilo Facebook, ma condividiamolo con le persone che sono d’accordo con noi, quindi non dobbiamo avere timore di farlo in modo selettivo, in base al tenore dei nostri contenuti. Cerchiamo, quando possibile, di spiegare ciò che condividiamo, usando ad esempio, la sezione "Info", la didascalia delle foto, le note, lo status e lo stesso testo disponibile per i link. In ultimo, poi diamo sempre un’occhiata alla nostra email, quella che abbiamo indicato a Facebook per le notifiche. Infatti, prima del ban, Facebook ci avvisa con un’email, e, a volte, abbiamo il tempo di rimediare.
L’accordo tra noi è che vi terrò informati sule sorti del profilo della mia ragazza. Per ora siamo al quinto con 4 ban alle spalle, credo che questo sia un record.. o_0